ICAR 2018: le tre relazioni della LILA

ICAR 2018 GiacomoNel corso dei lavori di ICAR 2018 La LILA ha presentato tre relazioni. Di seguito ne riportiamo una breve sintesi.

ICAR 2018: temi e bilanci

ICAR2018protestaNumeri e temi rilevanti anche quest’anno per l’appuntamento con ICAR,the Italian Conference on AIDS and Antiviral Research, che si è tenuta all’Ergife palace di Roma dal 22 al 24 maggio 2018, sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e con il patrocinio di tutte le maggiori società scientifiche di infettivologia e virologia. Oltre mille i partecipanti tra ricercatori, infettivologi, medici di vari altri settori coinvolti nell’assistenza e cura dell’infezione da HIV, studenti e una vasta rappresentanza di associazioni e community.

L’OMS rimuove la transessualità dall’elenco delle malattie mentali. La LILA: “decisione importante che rafforza i diritti"

bandiera arcobalenoLa transessualità non può più essere considerata una malattia mentale. Lo ha finalmente riconosciuto l’Organizzazione Mondiale della Sanità che, lo scorso 18 giugno, ha pubblicato la sua nuova classificazione internazionale delle malattie, l’ ICD-11 (international classification of deseases) depennando la “gender incongruence “ dal novero dei disturbi psichiatrici.

HIV: il caso di Ancona e l’eterno ritorno (mediatico) degli “untori”.

Untori Sentenza untori Milano 1630La vicenda dell’uomo di Ancona che avrebbe consapevolmente trasmesso il virus alla compagna e ad altre decine di persone ripropone, ancora una volta, il tema del linguaggio e dei messaggi utilizzati da alcuni organi di stampa nella trattazione di storie che coinvolgono persone con HIV.

Dal 18 al 25 maggio la testing week europea di primavera per HIV ed epatiti: la LILA rafforza l’offerta di test rapidi anonimi e gratuiti in nove città

Spring European HIV Hep Testing Week 2018 ENG CMYKPer la prima volta la “Testing week”, con l’offerta di test per l’HIV e per le epatiti, si svolgerà anche in primavera, dal 18 al 25 maggio, completando la tradizionale settimana di mobilitazione autunnale. All’iniziativa, promossa da “HIV in Europe”, aderiscono quasi 600 realtà, associative e istituzionali, in quarantasette paesi della regione europea (così come disegnata dall’OMS). La settimana del test costituisce, sin dal 2013, una delle più vaste e importanti mobilitazioni internazionali a tutela della salute pubblica il cui slogan “Test, Treat, Prevent” (Test-Terapie-Prevenzione), riassume le tre azioni fondamentali per contenere e sconfiggere queste infezioni.

La solidarietà in fumetti: dal 7 giugno all’asta per sostenere la LILA l’ultimo fumetto, a tiratura limitata, di Zerocalcare

comic cornerIl Comics Corner, la fumetteria più nota di Genova, ha deciso di sostenere la LILA donandoci un’opera davvero speciale!

“Ho l’HIV, mi curo da anni, non sono infettiva”: Concita Wurst si ribella ad un ricatto rivelando ai fans il proprio stato sierologico

Conchita WurstLo stato di positività all’HIV non può divenire motivo di ricatto: lo ha gridato al mondo la cantante austriaca Conchita Wurst che si è rifiutata di sottostare alla minaccia di un ex partner, deciso, per ritorsione, a rivelare al mondo la sua condizione sierologica. E così è stata lei a farlo, suo malgrado ma senza rimpianti e con la speranza di poter dare coraggio ad altre persone con HIV.

HIV: da una pianta endemica sarda speranze per la ricerca: lo studio dell'Università di Cagliari

Studio SardegnaPer fermare l'Hiv-1 potrebbe esserci una nuova strada. Biologi e virologi dell'Università di Cagliari hanno studiato una pianta endemica sarda i cui composti sono in grado di bloccare la replicazione del virus.

L’Ue chiede sanzioni penali non coercitive per i consumatori di droghe

Unione EuropeaIl Consiglio "Giustizia e Affari Interni" dell’Unione Europea, organismo che raccoglie i ministri della Giustizia e degli Affari interni di tutti gli Stati membri, nella sua ultima riunione, ha adottato una raccomandazione in cui chiede l’applicazione di sanzioni non coercitive per i consumatori di droga detenuti o sottoposti a procedimenti giudiziari.

Trapianti, la donazione d'organi tra persone con HIV ora è possibile. Verso attese più brevi

Trapianti immagineLo scorso otto marzo 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ed è dunque esecutivo, il protocollo che permette la donazione di organi da pazienti HIV positivi ad altri pazienti con infezione da HIV.

Lo ha annunciato il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, in occasione degli Stati Generali della Rete Trapiantologica italiana: “La novità ha una grande importanza sociale –ha spiegato il Direttore- perché toglie un fattore di discriminazione al paziente con HIV, ovviamente senza modificare la sicurezza con cui viene effettuato un trapianto". 

Cannabis e HIV: uno studio mostra effetti benefici sulle persone in ART

Cannabis 2Un recente studio condotto dall’ “Infectious Diseas society of America”, pubblicato da Oxford University Press lo scorso febbraio, ha dimostrato che un uso consistente della Cannabis da parte di persone con HIV in trattamento ART (antiretrovirale) è associato a una riduzione potenzialmente benefica dell’infiammazione sistemica e dell’attivazione immunitaria.

I 198 partecipanti allo studio sono stati divisi in quattro categorie: consumatori abituali di cannabis, consumatori medi o occasionali e non consumatori. Gli studiosi hanno scoperto nei consumatori abituali di cannabis una diminuzione, rispetto ai non consumatori, dell’attivazione di cellule T4 e di alcuni sottotipi di cellule che presentano antigeni infiammatori.

"Questa nuova scoperta è importante -hanno spiegato gli studiosi- perché livelli più alti di attivazione delle cellule T sono associati a un minor recupero delle cellule CD4 in regime di ART e ad una mortalità più alta”. I cannabinoidi potrebbero dunque apportare un beneficio immunologico alle persone in ART poiché l’abbassamento della frequenza di cellule T può limitare il rischio di sviluppare comorbidità non associate all’AIDS. Evidenziata anche una diminuzione di interleuchina-23, l’antigene presentatore di fattori di necrosi tumorale alfa (TNF-α.)

E’ anche importante notare che nel gruppo dei consumatori abituali e occasionali di cannabis si è riscontrato un più alto numero di individui con coinfezione da HCV, ossia di epatite C. Nonostante ciò, le persone di questo gruppo hanno continuato a mostrare indicatori di infiammazione più bassi rispetto al gruppo di non consumatori. Successivi studi potrebbero essere utili per comprendere gli effetti che l’HCV ed altre coinfezioni comuni possano avere nella popolazione con HIV che fa uso di cannabis, così come per chiarire secondo quali meccanismi la cannabis possa causare una ridotta attivazione immunitaria, aspetto per ora non ancora ben definito.

La cannabis terapeutica è un farmaco ampiamente utilizzato negli Stati Uniti, il suo utilizzo tra la popolazione con HIV è molto alto e continua a espandersi nonostante le restrizioni poste alla ricerca. “Nuovi studi potrebbero invece aiutare i medici nel consigliare adeguatamente l’utilizzo di questo farmaco ai loro pazienti” ha detto a “Md Magazine” David L. Nathan, MD, DFAPA, presidente del consiglio di amministrazione di “Medici per il regolamento sulla cannabis”.

Le implicazioni cliniche di questo studio, visti i benefici immunologici che i cannabinoidi possono avere, suggerirebbero –concludono i ricercatori- di investigare come i derivati della cannabis non psico-attivi possano essere usati come terapie in combinazione con la ART.

Heavy Cannabis Use Associated With Reduction in Activated and Inflammatory Immune Cell Frequencies in Antiretroviral Therapy–Treated Human Immunodeficiency Virus-Infected Individuals”.

http://www.eatg.org/news/cannabis-associated-with-immune-cell-frequency-reduction-in-art-treated-hiv-patients/