“Take the rights Path”, la strada dei diritti è l’unica che può portare alla fine dell’AIDS come minaccia per la salute pubblica entro il decennio: è il tema di questa Giornata Mondiale contro l’AIDS. A frenare in tutto il mondo questo percorso avverte UNAIDS sono disuguaglianze, discriminazioni, riduzione delle risorse economiche disponibili. Anche in Italia le discriminazioni verso le persone con HIV non sembrano per nulla diminuire, come dimostrano i dati che rileviamo dai nostri servizi. Per quanto riguarda l’andamento dell’infezione, le nuove diagnosi si confermano in rialzo per il terzo anno consecutivo e ben il 60% sono diagnosi tardive. “La prevenzione arretra, alimentando percezioni del rischio sbagliate e rischiose per la salute di tutti e tutte mentre il test è ancora poco accessibile” avverte la LILA, sulla base di quanto emerge da "LILAReport 2024".
”Take the rights Path”. E’ il messaggio che UNAIDS sceglie di lanciare al mondo per la Giornata mondiale contro l’AIDS 2024 (WAD). Secondo il programma ONU, l’AIDS potrà cessare di essere una minaccia per la salute pubblica entro il decennio, solo tutelando i diritti di tutti e tutte. Tuttavia, avverte UNAIDS, un’ondata di attacchi ai diritti delle persone, soprattutto le più vulnerabili ed emarginate, rischia di compromettere i progressi compiuti. Anche in Italia c'è ancora molto da fare: lo evidenzia un rapporto della LILA sui casi di discriminazione verso le persone con HIV nel nostro paese.
I dati annuali del COA-ISS riferiti al 2023, da poco pubblicati, segnalano e confermano diverse criticità nel quadro epidemiologico italiano relativo all’HIV/AIDS. La principale è rappresentata, ancora una volta, dal fenomeno delle diagnosi tardive che restano a livelli molto alti, rappresentando il 60% del totale delle nuove diagnosi annuali. Altro elemento d'attenzione è costituisto dalle fasce di popolazione più anziane e dei grandi adulti che sembrano più esposte a gravi ritardi nelle diagnosi. Sembra consolidarsi, infine, la tendenza al rialzo delle nuove diagnosi di HIV e di AIDS che tornano verso i livelli del 2019. Commentiamo con Giusi Giupponi, Presidente nazionale LILA, alcuni degli aspetti più rilevanti emersi dai dati del COA relativi al 2023.
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È attivo lo sportello virtuale LILA per persone con HIV/AIDS, uno spazio sicuro, cui si può accedere in collegamento video, volto a migliorare il benessere psico-fisico e la qualità della vita delle persone che convivono con il virus.
Il servizio, completamente gratuito, offre: supporto emotivo, consulenza legale, previdenziale e lavorativa, informazioni su tutti gli aspetti del vivere con HIV, orientamento ai servizi, consulenze specialistiche.
Grazie allo sportello virtuale si potrà anche partecipare a gruppi di confronto con altre persone che vivono con l’HIV. Anche chi vive in territori in cui non esistono associazioni potrà, sin da subito, entrare in relazione con attivisti esperti e alla pari, sentirsi parte di una community, usufruire delle competenze acquisite negli anni dalla LILA.
L’iniziativa è possibile grazie al contributo incondizionato di ViiV Healthcare.
Prima tappa: Roma, il 24 e 25 ottobre, presso il Teatro di Tor Bella Monaca, poi una lunga serie di date in tutta Italia; Elena Di Cioccio porta a teatro:"ProPOSITIVA- Comicità virale", spettacolo comico per sorridere e riflettere sul vivere con HIV e non solo...
A un anno dalla prossima scadenza d'avvicinamento agli obiettivi ONU 2030, che prevedono la fine dell'AIDS come minaccia per la salute pubblica, UNAIDS restituisce un quadro con tante luci ma anche troppe ombre sulla situazione globale dell'HIV/AIDS. Pubblicato a Ginevra lo scorso luglio, il "2024 global update" richiama alla responsabilità tutti i governi che hanno sottoscritto gli impegni ONU, perchè, come titola il documento: "The urgency of Now - AIDS at a crossroads - L’urgenza è adesso, l’AIDS è a un bivio". Complessivamente il mondo è fuori strada rispetto agli obiettivi da raggiungere -è il richiamo di UNAIDS- si può e si deve fare molto di più stanziando risorse adeguate, rispettando i diritti umani e combattendo ovunque disuguaglianze, stigma, discriminazioni.
Da quasi un quarantennio, ci battiamo affinché la prevenzione sia un diritto di tutti e tutte, per la dignità e per il diritto alla cura delle persone con HIV, contro lo stigma e i pregiudizi che pregiudicano l’efficacia degli interventi socio-sanitari e che alimentano il sommerso.
Anche quest'anno, ti chiediamo di continuare a sostenerci tramite il cinque per mille.
Cogli l’opportunità di scegliere! Qualunque sia la tua scelta, non ti costerà nulla.
Se presenti il Modello Unico o 730, è sufficiente compilare la scheda relativa al 5 per mille:
- poni la tua firma nel riquadro a sostegno del volontariato e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus)
- inserisci, sotto la tua firma, il Codice Fiscale della LILA: 97056650589.
Per contattare le Helpline della LILA, il servizio di ascolto, supporto e informazioni su HIV/AIDS e IST ora c’è un numero telefonico unico, valido da tutta Italia.
E' lo: 02.89 45 53 20, attivo dal lunedì al venerdì. Il numero unico “Call Me!” ci permetterà di semplificare l’accesso a tutti i nostri servizi e di renderti più comoda la scelta di giorni e orari
Chiamando il numero unico potrai prenotare un test, accedere allo Sportello virtuale per le persone con HIV, richiedere consulenze, informazioni sulla prevenzione o su eventuali rischi corsi, ricevere supporto e counselling.
La tua riservatezza sarà sempre garantita e sarà più facile ricevere tutta l'accoglienza di cui hai bisogno, senza giudizi o pregiudizi. “Call Me!”, ovunque tu sia noi ci siamo.
Ne abbiamo già parlato, ma è importante parlarne ancora!
Vivere bene vivere meglio con l’HIV oggi si può. Grazie ai progressi della ricerca scientifica, oggi l’HIV è diventata un'infezione cronica e gestibile. Seguire correttamente la terapia, conoscere e affrontare le problematiche legate all’HIV e parlarne con il proprio medico sono aspetti che possono contribuire a migliorare la qualità di vita delle persone che vivono con questa infezione.
Una corretta e costante assunzione della terapia consente di abbattere la carica virale, rendere non trasmissibile il virus (U=U - Non rilevabile=Non trasmissibile), ridurre il rischio di progressione di malattia e lo sviluppo di resistenze.
In occasione del Congresso ICAR è stata presentata "HIV. Parliamone ancora!" la nuova edizione della campagna HIV. Ne parliamo? per sensibilizzare proprio su questi temi.
Per saperne di più, visita il sito a questo link.
Studi ed evidenze scientifiche parlano chiaro: oggi una persona con HIV in terapia antiretrovirale, con carica virale non rilevabile, non può trasmettere il virus. Dopo decenni di cattiva rappresentazione è tempo di diffondere informazioni scientifiche corrette, cambiare l'immaginario sul tema, sconfiggere lo stigma. E’ l’obiettivo della campagna lanciata da: ANLAIDS ETS, ARCIGAY APS, ASA MILANO ODV, C.I.C.A, CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE MARIO MIELI, LILA ONLUS, MILANO CHECK POINT ETS, NADIR ETS, NPS ITALIA APS, PLUS APS, patrocinata da SIMIT, la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e promossa da ICAR, la Conferenza Italiana sull’Aids e la Ricerca Antivirale. Condividi il video, visita il sito www.impossibilesbagliare.it e unisciti all’onda U=U!.
Qual è la misura della tranquillità? Quella della PrEP, una piccola pastiglia che assicura una protezione contro l’HIV che sfiora il 100%! Dallo scorso maggio la PrEP è, finalmente, erogabile gratuitamente anche in Italia, secondo i criteri stabilito dal SSN, tuttavia, ancora poche persone ne consocono l'esistenza e i vantaggi. Per questo un vasto arcipelago di associaizoni impegnate nella risposta all'HIV ha promosso una campagna informativa: "La misura della tranquillità. Prendi la PrEP, previeni l'HIV".