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Esito positivo: che fare?

vivereLa nostra esperienza di persone con HIV può esserti di aiuto.
Se hai fatto il test e ti hanno comunicato un esito positivo, sicuramente ti sentirai sconvolto o sconvolta. Anche quando è successo a noi, la nostra prima reazione è stata soltanto un pensiero: "È tutto finito!". Ma in seguito abbiamo capito che aver contratto l'HIV non costituisce una condanna a morte. Come te, e come altre persone prima di noi, abbiamo attraversato questa esperienza vivendo momenti di sconforto. Ma ormai da molti anni sappiamo che è possibile convivere insieme al virus.

 

La Terapia anti-HIV

terapie composizioneL’introduzione delle terapie antiretrovirali nel 1996 ha rappresentato una svolta nella storia dell’HIV, determinando l’immediato crollo delle diagnosi di AIDS e della mortalità. Da allora sono stati sviluppati molti nuovi farmaci, meno tossici e meno intrusivi, che hanno migliorato la qualità della vita delle persone con HIV e reso l'aspettativa di vita paragonabile a quella della popolazione generale. Nonostante non esistano ancora dei farmaci in grado di eliminare l’HIV dall’organismo, l’infezione opportunamente trattata è oggi considerata un’infezione cronica, che lascia spazio a progetti di vita personali, lavorativi e familiari, compreso quello di diventare genitori.
Oltre a sostenere lo stato di salute, le terapie sono in grado di diminuire la capacità infettiva dell'HIV riducendo significativamente il rischio di trasmettere il virus ad altre persone. Questo aspetto della terapia ha una ricaduta positiva sia per le persone con HIV che per la collettività, contribuendo in modo sostanziale al contenimento dell’epidemia.

U=U. Se l’HIV non è rilevabile, non è trasmissibile.

uequalu sitoPrima è stato osservato, poi è stato dimostrato: la terapia antiretrovirale riduce la quantità di virus nel sangue, nello sperma, nelle secrezioni vaginali e rettali, e di conseguenza riduce significativamente anche il rischio di trasmissione dell’HIV ad altre persone. Se la terapia è efficace, la quantità di virus è talmente ridotta da eliminare completamente il rischio di trasmissione dell’HIV per via sessuale.
Nel campo dell’HIV si tratta di un’acquisizione scientifica rivoluzionaria, che ha un enorme impatto sia sulla vita privata delle persone che vivono con l’HIV, sia in termini di salute pubblica.
Tuttavia, nonostante le evidenze scientifiche, in Italia queste informazioni non sono diffuse, la popolazione generale ne è completamente all’oscuro e anche le persone con HIV stentano a ricevere conferme e rassicurazioni dai propri medici infettivologi.

HIV e COVID

Hiv e CovidLa stessa differenza che c’è tra HIV e AIDS, c’è anche tra SARS-CoV-2 e COVID-19: SARS-CoV-2 è il nome di un ceppo virale della specie coronavirus, scoperto intorno alla fine del 2019; COVID-19 è il nome della sindrome causata dal virus.
Come per tutto ciò che riguarda il nuovo coronavirus e la sindrome correlata, anche i dati relativi all’impatto sulle persone con HIV sono troppo recenti per essere definitivi. Tuttavia, alcuni elementi sembrano essere ormai chiari.

HIV e genitorialità

test gravidanza

L’avvento delle terapie antiretrovirali (nel 1996) ha determinato l’immediato crollo delle diagnosi di AIDS e della mortalità, restituendo alle persone con HIV un’aspettativa di vita paragonabile a quella della popolazione generale. L’infezione da HIV, opportunamente trattata, è oggi considerata un’infezione cronica che lascia spazio a progetti di vita personali, lavorativi e familiari, compreso quello di diventare genitori.
Le terapie hanno inoltre un’importante funzione preventiva: riducendo la quantità di virus nell’organismo, riducono significativamente anche il rischio che l’HIV venga trasmesso ad altri. È ormai accertato che, se la terapia è efficace, la quantità di virus è talmente ridotta da eliminare completamente il rischio di trasmissione per via sessuale; tutto lascia pensare che questo possa valere per tutte le vie di trasmissione, ma al momento non ci sono ancora sufficienti studi scientifici a riguardo e vige la prudenza. La funzione preventiva delle terapie, offre quindi nuove opportunità alle persone con HIV che desiderano diventare genitori, ma purtroppo è una questione ancora poco conosciuta.

HIV e invecchiamento: vivere bene e a lungo con l’HIV

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Grazie alle terapie, l’aspettativa di vita delle persone con HIV è paragonabile a quella della popolazione generale e, inoltre, l’età media delle persone che vivono con questa infezione sta aumentando: nel 2010 era di 44 anni e si prevede che nel 2030 possa salire a 57 anni.
È dunque possibile, se non necessario, pensare al futuro e prepararsi per affrontare al meglio una nuova fase dell’esistenza, quella dell’invecchiamento. Oltre alla gestione dell’HIV, potresti dover affrontare altre problematiche di salute più comuni che tipicamente si presentano con l’avanzare dell’età.
Questa guida – ideata da Nam e tradotta ed adattata al contesto italiano dalla LILA - contiene informazioni utili sulle principali patologie legate all’invecchiamento e sugli aspetti più importanti per la loro prevenzione e per il loro trattamento, e fornisce buoni consigli per vivere bene e a lungo con l’HIV.

HIV, dirlo o non dirlo? Dentista, patente, viaggi: fai un check ai tuoi diritti

dirlo non dirloEssere una persona con HIV espone, tuttora, a un alto rischio di discriminazioni. Sono diverse le situazioni della vita quotidiana che costringono le persone a nascondere il proprio stato sierologico a colleghi, conoscenti, talvolta familiari e amici ma non solo: anche il rapporto con medici e strutture sanitarie esterni ai centri d’infettivologia, i viaggi, le incombenze burocratiche possono trasformarsi, talvolta, in ostacoli insormontabili, così come ci segnalano quotidianamente le persone attraverso i nostri centralini e la nostra LILAChat. Vogliamo per questo tentare di tracciare un piccolo manuale di quotidiana difesa dei propri diritti, volto a dare qualche risposta pratica ai problemi che vengono posti più di frequente.

HIV e diritti nel mondo del lavoro

candy 100Qualsiasi sia il lavoro, l’HIV non conta!

La Costituzione italiana, leggi nazionali e norme internazionali tutelano il diritto al lavoro da ogni forma di discriminazione, anche per motivi di salute e per l’HIV. Eppure ignoranza e pregiudizi ostacolano ancora questo diritto.
Conosciamo i nostri diritti, combattiamo ignoranza e pregiudizi!

Coinfezione HIV/HCV

epatiteCData l'affinità tra alcune modalità di trasmissione del virus HIV e del virus HCV, la coinfezione non è affatto insolita. Nel mondo si stimano circa 4,5 milioni di persone con coinfezione HIV/HCV. Nel nostro paese le persone affette da coinfezione HIV/HCV accertata sono 33.000, tuttavia si stima che, considerando anche chi non ne è consapevole, il numero salga ad oltre 50.000. In altri termini, si stima che in Italia circa il 40% delle persone con HIV abbia anche l'epatite C. I farmaci anti HIV hanno aumentato le aspettative di vita delle persone con HIV e, per questo, nei pazienti coinfetti, l'epatite ha il tempo di diventare un problema. Se affrontare la diagnosi di una di queste patologie è già difficile, gestire la compresenza di due infezioni può essere ancora più problematico, sia sul piano emotivo che su quello sanitario.

HIV e tubercolosi

tubercolosiData: 2008 (ed. inglese); 2010 (ed. italiana)
Autori: Michael Carter per NAM (National AIDS Manual) – traduzione a cura della LILA

Informazioni introduttive sulla tubercolosi (TBC) e sul suo impatto sulla persona sieropositiva. Caratteristiche della malattia, modalità di trasmissione, interazione tra TBC e HIV, sintomi e diagnosi.

 

 

 

Capire le sperimentazioni cliniche sull’HIV/AIDS

guida trialsData: 2009
Autori: Hiv i-Base; edizione italiana a cura di LILA.

Guida per le persone sieropositive e per i loro rappresentanti. Le fasi di sviluppo di una terapia; i principali tipi di studi clinici e loro pubblicazione; il coinvolgimento dei pazienti; riservatezza; ruolo dei rappresentanti dei pazienti/cittadini; glossario.