La Riduzione del Danno in Carcere - Lo stato dell’Arte nel Mondo

Data: 15 giugno 2013
Autore: Lila - Alessandra Cerioli

Alessandra Cerioli

Esperienze di policies di riduzione del danno nel mondo.Le persone detenute hanno diritto a ricevere strumenti di prevenzione pari a quelli disponibili al di fuori del carcere, ha dichiarato l'OMS nel 1993. I comportamenti a rischio di HIV in carcere sono principalmente il sesso consensuale e non consensuale e l'uso di droga per via iniettiva. La prevalenza di HIV e HCV è molto più alta nella comunità ristretta rispetto a quella esterna. Nessun paese è riuscito a risolvere il problema del consumo di stupefacenti in carcere, ma sono ancora pochi i paesi che lo ammettono e cercano di risolverlo. L' Italia è terribilmente in ritardo: serve urgentemente fornire accesso a preservativi, a siringhe sterili, al metadone in mantenimento, al test e al trattamento per HIV e HCV su base volontaria durante la custodia preventiva e la detenzione, come richiesto dal Consiglio d'Europa nel 1998.

Slide della relazione presentata a Nocera Terinese in occasione della Formazione Nazionale LILA "Riduzione del Danno alle Sbarre", dedicata alle iniziative di Harm Reduction in Carcere.

Allegato: La Riduzione del Danno in Carcere - Lo stato dell’Arte nel Mondo

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