Dati aggiornati HIV/AIDS in Europa

Data: novembre 2022
Autore: ECDC

Il rapporto viene pubblicato dal 2007 dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall'Ufficio regionale dell'OMS per l'Europa, e riassume i dati su HIV e AIDS nella regione europea dell'OMS e nell'Unione europea e in Europa Area Economica (UE/SEE).

La trasmissione dell'HIV rimane una delle principali preoccupazioni di salute pubblica, nel corso degli ultimi 4 decenni oltre 2,3 milioni di persone sono state diagnosticate positive all’HIV nella Regione europea dell'OMS, in particolare nella parte orientale, e di queste quasi 590.000 erano persone nell'UE/SEE.

Il rapporto rileva che, sebbene i modelli e le tendenze epidemiche varino ampiamente tra i Paesi europei, nel 2021 sono state effettuate quasi 300 nuove diagnosi da HIV al giorno in 46 dei 53 paesi della Regione, di cui 45 al giorno provenienti da Paesi UE/SEE. Ciò equivale a 106.508 nuove diagnosi di infezione da HIV nella Regione europea di cui 16.624 provenienti da Paesi dell’UE/SEE.

Nel 2021 tra le nuove diagnosi di HIV il rapporto maschi/femmine è di 3,6. Tra i maschi la fascia di età con la maggiore incidenza è 25-29 anni, (14,6 casi per 100.000 abitanti); tra le femmine 30-39 anni (4 casi per 100.000 abitanti). I dati confermano una maggiore incidenza di nuove diagnosi nei Paesi orientali della Regione europea OMS (32,4 per 100 mila abitanti), seguiti da quelli appartenenti alla UE/SEE (4,3 per 100.000 abitanti) e da quelli occidentali (3,9 per 100 mila abitanti), fino ai Paesi centrali (incidenza di 3,1 per 100 mila abitanti).

Le modalità di trasmissione mostrano ampia variabilità geografica: la trasmissione sessuale tra MSM è la modalità principale nei Paesi di UE/SEE e in quelli occidentali della Regione europea, mentre i rapporti eterosessuali e l’uso di droghe iniettive rappresentano le modalità principali nei Paesi dell’Europa orientale

Poco più della metà delle persone diagnosticate nel 2021 aveva una conta di cellule CD4 inferiore a 350/mm3 al momento della diagnosi, indicando che molto probabilmente vivevano con l'HIV senza esserne a conoscenza da otto o 10 anni. Di questi, poco più di un terzo aveva un'infezione da HIV più avanzata con una conta di cellule CD4 inferiore a 200/mm3.

Nel 2021, 44 Paesi dell’OMS Europa hanno segnalato 8194 casi di AIDS (con un’incidenza di 1,2 per 100.000 abitanti): il 73% in Paesi dell’Est, il 20% nei Paesi dell’Ovest e l’8% nei Paesi del Centro con un’incidenza, rispettivamente, di 5,4; 0,5; 0,3 per 100.000 abitanti. Secondo il rapporto, sono necessarie nuove strategie per migliorare la diagnosi precoce e sensibilizzare più persone sul proprio stato sierologico, attraverso l’utilizzo di approcci diversificati e di più facile accesso al test HIV. La sottodiagnosi e la sottosegnalazione fanno sì che la diagnosi tardiva dell'HIV rimanga quindi una sfida importante su cui lavorare in tutta la Regione.

Allegati:

Pin It