Informare sull’HIV/AIDS – guida per il mondo del giornalismo e della comunicazione

guida giornalisti copertina“Informare sull’HIV/AIDS” è una guida destinata al mondo del giornalismo e della comunicazione prodotta da LILA. Questo strumento ha l’obiettivo di fornire ai destinatari, in modo sintetico ma esaustivo, tutte le informazioni di base necessarie a parlare di HIV con correttezza scientifica e deontologica, utilizzando un linguaggio non stigmatizzante e rispettoso della dignità delle persone. 

Allegato: Informare sull’HIV/AIDS – guida per il mondo del giornalismo e della comunicazione

 

 


 

Gli auguri della LILA per San Valentino con le regole del sesso sicuro. Urgenti nuove politiche di prevenzione: insufficiente in Italia il ricorso al profilattico.

joomplu:352A tutti gli amanti, in occasione di San Valentino gli auguri della LILA ed un regalo speciale: ricordare come le regole del Safer sex e della prevenzione siano poche e molto semplici da osservare, a partire dall’utilizzo del profilattico. Proteggerci e proteggere chi amiamo dall’HIV e da altre malattie sessualmente trasmissibili è un gesto di responsabilità e attenzione che non limita in alcun modo il piacere e la spontaneità. Sul nostro sito tutte le regole del sesso sicuro.

Unaids ha calcolato che, dal 1990, con l’uso di profilattici maschili o femminili, si sarebbero potute evitare ben 45 milioni di infezioni nel mondo e per questo, ha raccomandato ai paesi membri di incrementarne la disponibilità annuale fino a 20 miliardi di unità entro il 2020, un target che permetterebbe di scongiurare 3,4 milioni di nuove infezioni. Un piano di questa portata comporterebbe –è ancora la stima di Unaids- un costo di circa 450 dollari per ogni infezione evitata, enormemente inferiore a quello di un trattamento antiretrovirale da fornire per tutta la vita. In paesi come Gran Bretagna, Francia, Brasile esistono programmi statali di distribuzione gratuita di Condom maschili e femminili, anche nelle scuole superiori. In Italia invece una serie di ostacoli, ideologici, religiosi, economici, culturali continuano ad impedire una larga promozione di questo fondamentale strumento di prevenzione.

I dati del COA (ISS) confermano come da anni nel nostro paese siano proprio i rapporti sessuali non protetti la principale via di trasmissione del virus: circa l’86% dei casi nel 2015 tra eterosessuali e MSM (uomini che fanno sesso con altri uomini). Le nuove infezioni intanto non scendono rimanendo, intorno alle 4mila l’anno. La mancanza di efficaci campagne di prevenzione ed i costi eccessivi dei condom rischiano di far scendere ulteriormente la propensione all’uso di questo strumento. Assenti in merito dei dati ufficiali, sono però diversi gli studi e i sondaggi che rilanciano segnali allarmanti. Un questionario somministrato durante l’anno scolastico 2015/16 da LILA Cagliari su 2500 studenti delle scuole superiori (progetto Educaids), ha rivelato come oltre il 70% degli ragazzi intervistati non usi regolarmente il profilattico nei rapporti sessuali. Altrettanto significativi i risultati di QuestionAIDS, un’ampia indagine condotta dalla LILA nel 2014 al livello nazionale, in collaborazione con il dipartimento di psicologia del’Università di Bologna, che ha coinvolto circa 11.600 persone. Tra coloro che hanno avuto rapporti sessuali occasionali solo poco più della metà ha dichiarato di aver utilizzato regolarmente il condom: in particolare il 53% lo ha usato nei rapporti vaginali ed il 60% in quelli anali. Molto bassa la percentuale di coloro che lo utilizzano con il/la partner stabile: solo il 12% nei rapporti vaginali ed il 6% in quelli anali.

Il numero di profilattici venduti in Italia è in costante calo. Uno studio di IMH e Nielsen, diffuso nei mesi scorsi, rileva come gli acquisti di condom in Italia siano passati dagli oltre 11 milioni del 2007 ai 9,3 del 2013. Da segnalare anche la difficile reperibilità e l’alto costo nel nostro paese del Femidom, il condom femminile. Sempre secondo QuestionAIDS solo il 3% delle intervistate ha dichiarato di averlo usato almeno una volta. Eppure si tratta di uno strumento che potrebbe costituire un’ottima alternativa per le donne che vogliano gestire in prima persona la propria sessualità e la propria protezione.

Dall’ultima relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze apprendiamo infine che solo il 13% dei consumatori di droghe per via iniettiva, in cura per malattie sessualmente trasmesse presso i centri monitorati, ha dichiarato di utilizzare regolarmente il profilattico.

Un regalo di San Valentino lo attendiamo però anche noi: è ora che le istituzioni promuovano e sostengano tutti gli strumenti e le strategie di prevenzione ad oggi disponibili dal condom maschile e femminile alle più innovative Tasp, PeP e PreP, ai servizi di riduzione del danno.

L’andamento dell’epidemia è a un bivio: l’uso contemporaneo e ben mirato di tutti questi strumenti può sconfiggere l’AIDS con i suoi altissimi costi umani, sociali ed economici. Viceversa, avvertono tutte le agenzie internazionali, c’è il rischio di una recrudescenza dell’epidemia.

La LILA chiede pertanto al governo:
• La promozione di campagne di informazione e prevenzione basate sulle evidenze scientifiche e in grado di raggiungere un’ampia pluralità di target.
• La promozione di programmi di distribuzione gratuita di profilattici e femidom soprattutto tra i giovani e i target più a rischio
• Interventi presso i produttori per calmierare i prezzi di mercato di condom e femidom e per promuoverne la disponibilità.
• L’ampliamento delle opportunità di prevenzione così da poter offrire a target diversi la proposta preventiva più adatta. A tale scopo occorre promuovere la Tasp e assicurare la gratuità e la disponibilità di Prep e PeP nei centri pubblici.
• Implementare i servizi di riduzione del danno per chi fa uso di sostanze per via iniettiva (fornitura di siringhe monouso, di preservativi, di servizi per la salute dei consumatori)

 

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