Assicurazioni e HIV: ancora troppe discriminazioni. Da LILA e BetterTogether la proposta di gruppi d’acquisto per cambiare le politiche delle compagnie.

BETTER1Dai mutui alle assicurazioni: ci sono settori della nostra vita di cittadini e cittadine tradizionalmente preclusi alle persone con HIV. Si tratta di discriminazioni gravi, non solo perché ledono l’esercizio di importanti diritti personali e di cittadinanza ma, anche, perché rendono impossibile assolvere a precisi doveri richiesti dalle legge.

La LILA denuncia da sempre queste discriminazioni, divenute ancora più intollerabili oggi, alla luce di uno scenario dell’HIV completamente trasformato dai trattamenti ART. Ne parliamo con il Presidente della LILA, Massimo Oldrini e con Serenella Ragni, professionista del settore assicurativo e dirigente di “BetterTogether” una società che, attraverso il meccanismo dei “gruppi d’acquisto” si occupa di raccogliere e rappresentare proprio gli interessi delle persone, che, per vari motivi, sono ingiustamente escluse dalle compagnie assicurative. La proposta di “BetterTogether” è rivolta anche alle persone con HIV. In fondo alla pagina troverete tutte le informazioni sull'accesso ai gruppi d'acquisto. 

 

Massimo Oldrini, è ancora così difficile in Italia, per una persona che convive con l’infezione, ottenere un mutuo, stipulare un’assicurazione sulla vita, sull’auto, sui viaggi?

"Sì, ottenere una qualsiasi assicurazione è ancora molto difficile ed è un nodo aperto nella vita delle persone che vivono con HIV. Grazie agli effetti benefici dei trattamenti Antiretrovirali (ART) ora si può vivere quanto chi l’HIV non ce l’ha, le persone in trattamento possono progettare, lavorare e viaggiare ma si vedono, tuttora, negare dal mondo bancario e assicurativo praticamente qualsiasi polizza o accesso al credito. 

Si tratta di una situazione assurda: un artigiano con HIV, ad esempio, ha necessità per il proprio lavoro di un’assicurazione sugli infortuni! Se esplicita la sua condizione di persona con HIV non la può ottenere; se, invece, non la esplicita e la ottiene, qualora emergesse lo stato di positività, rischia di non vedersi riconosciuto il risarcimento perdendo, oltretutto, i soldi spesi per la polizza. Questo vale anche per le assicurazioni sui viaggi e anche per l’accesso al credito. Ottenere un mutuo è già di questi tempi molto difficile, se ti viene concesso è richiesta anche un’assicurazione a garanzia che nessuna assicurazione poi stipula perché hai l’HIV".

Da trent'anni anni a questa parte tutto è cambiato per la qualità e le aspettative di vita delle persone con HIV ma non è cambiato, dunque, il livello di discriminazione cui sono sottoposte?

"È vero. In questo ambito, purtroppo, come in altri della società, i progressi raggiunti nella ricerca e nella cura sono totalmente sconosciuti alla stragrande maggioranza della popolazione. Ancora oggi, si pensa che chi riceve una diagnosi di HIV abbia un destino segnato. E invece non è così. Le evidenze scientifiche, come dicevo, ci confermano che chi scopre di avere l’HIV ha oggi aspettative di vita sovrapponibili a chi l’HIV non lo ha. Chi ha adesso vent’anni e si scopre con l’HIV, dovrà imparare a convivere con la propria condizione per i prossimi cinuanta o sessant'anni o, almeno, sino a quando non si scoprirà una cura definitiva. Nel corso della propria vita si troverà, dunque, più volte di fronte a queste situazioni anacronistiche e antiscientifiche, dovrà fare i conti continuamente con questo tipo di violazioni dei propri diritti a causa della propria condizione di persona con HIV. 

Ǫuesta negazione ha risvolti drammaticamente pratici: pensare di acquistare una casa, di crearsi una famiglia e tutelarla con un’assicurazione, di stipulare polizze infortuni o viaggio è una strada ad ostacoli che comporta molto stress alle persone con HIV".

La LILA ha avuto in merito contatti con l’ANIA, l’associazione che rappresenta le compagnie assicurative nel nostro paese? E’ intenzionata a farlo?

"No, alcuni tentativi di interloquire con ANIA non hanno avuto alcun esito concreto. Abbiamo anche tentato di parlare con i funzionari di alcune compagnie ma anche in questo caso non abbiamo avuto riscontri. Ora, con l’avvio della collaborazione con “BetterTogether”, penso che potremo provare a interloquire anche con ANIA".

Come valuti l’ipotesi di affiancare alla “pressione politica” contro il permanere di queste gravi discriminazioni, la possibilità di creare, all’interno del mercato assicurativo, dei gruppi di acquisto che possano far valere i diritti dei consumatori con HIV?

"Penso che sia una risorsa e un’opportunità straordinaria. Il gruppo di acquisto può essere la strada per dare una dimensione sociale al problema e per provare a smuovere il mondo assicurativo da una visione stereotipata dell’HIV, stile anni ‘80. La storia dei gruppi di pressione o di acquisto è ricca di esperienze positive e speriamo che, anche questa, porti le persone con HIV a poter accedere a prodotti e servizi che, ad oggi, sono loro preclusi. Per questo abbiamo deciso di sostenere l’azione di ”BetterTogether”, cercando di diffondere questa iniziativa".

 


 

La Dottoressa Serenella Ragni è una professionista che ha deciso di impegnarsi, con altri esperti del campo assicurativo e informatico, nella creazione di una società insurtech, full-digital, “BetterTogether”. Obiettivo di "BetterTogether" è proprio quello di assumere la rappresentanza di specifiche fasce di utenti e consumatori, le cui necessità assicurative non vengono al momento accolte dal mercato, in primis proprio per motivi di salute, permettendogli di ottenere migliori condizioni e prodotti specifici per le loro esigenze.

Dottoressa Serenella Ragni, ci spiega meglio come sia nata l’idea di creare BetterTogether e quali ne siano gli obiettivi?

"Dall'esperienza ventennale, a contatto diretto con i clienti, abbiamo avuto la possibilità di percepire il malcontento e l'insoddisfazione di alcuni di loro che, per patologia, non riuscivano ad ottenere una copertura assicurativa adeguata e questo perché per le Compagnie, rappresentavano dei rischi “poco graditi”.

Così, abbiamo avuto l'idea di aggregare le persone in gruppi omogenei (affinity group o gruppi di acquisto) trasformando, in questo modo, l'esigenza del singolo nel bisogno del gruppo e di conseguenza avere maggior peso e maggiori possibilità di ottenere condizioni di polizza che altrimenti al singolo resterebbero precluse".

Oggi state lavorando ad una proposta per le persone con HIV: creare un “gruppo d’acquisto” per ottenere la stipula di polizze vita, salute e infortuni, viaggi, a costi vantaggiosi. Ci spiega come potrebbe funzionare questa iniziativa?

"Sul nostro portale sono già attivi numerosi gruppi, che hanno per oggetto diversi tipi di polizza, la persona interessata ad ottenere quella determinata copertura assicurativa non deve fare altro che aderire al gruppo, registrandosi sul portaleUna volta che la polizza sarà pronta, l'iscritto sarà avvertito e potrà visionarla direttamente sul nostro sito; solo allora, se ritiene di volerla acquistare, farà i passi successivi altrimenti, in caso contrario, non avrà alcun obbligo di acquistoComunque bisogna dire che chi si iscrive al gruppo è già fortemente motivato all'acquisto, ha una necessità; inoltre le nostre, sono tutte polizze particolari, di difficile reperimento, proprio perché vogliamo tentare di dare una risposta reale a tutti, soprattutto a quelli che ne hanno maggior bisogno.

La polizza vita per persone con HIV, è una polizza che abbiamo fortemente voluto in quanto, ancora oggi, si tratta di persone cui è negato il diritto di sottoscrivere una polizza che tuteli la tranquillità economica dei propri cari; oppure, nel caso in cui debbano sottoscriverla in occasione dell'accensione di un mutuo per l'acquisto di una casa, sono “obbligate”, pena il rifiuto, a negare la loro positività all'HIV ritrovandosi a pagare una polizza che, in caso di sinistro, non erogherà mai alcun indennizzo.

Questa disparità di trattamento è ingiusta e ingiustificata, soprattutto alla luce dei progressi conseguiti in ambito medico e scientifico che oramai equiparano l'infezione da HIV, in osservanza di terapia, ad una qualunque altra malattia cronica".

Le persone con HIV che vorranno aderire, quali costi dovranno sostenere?

"Tutte le persone, non solo quelle con HIV, che vorranno aderire ai nostri gruppi non hanno alcun costo da sostenere se non quello della polizza, qualora volessero sottoscriverla. L'iscrizione al sito è semplice e gratuita. Qualora poi deciidessero di acquistare la polizza da noi proposta, il nostro compenso professionale verrà pagato dalla Compagnia assicuratrice; quindi il cliente non ha nessuno costo aggiuntivo da sostenere".

La privacy delle persone con HIV che aderiranno sarà garantita lungo tutto il percorso?

"Assolutamente si. Questo aspetto è stato molto curato e ha richiesto molta attenzione, ma dopo un lungo lavoro possiamo affermare tranquillamente che il nostro portale è perfettamente in linea con le nuove normative in termini di privacy (GDPR) e riservatezza dei datiInoltre l'identità degli utenti è protetta da sistemi di crittografia e non verrà mai né pubblicata né condivisa con gli altri iscritti, anche se dello stesso gruppoPer di più, qualora gli appartenenti a gruppi come quello delle persone con HIV dovessero ricevere mail o comunicazioni da parte nostra, è bene sapere che non si farà alcun riferimento esplicito al nome del gruppo per evitare problemi di divulgazione anche accidentale".

 


 

Come iscriversi ai gruppi di acquisto di BetterTogether e rimanere informati

L’iscrizione ad un gruppo d’acquisto è molto semplice: basta andare su www.bettertogether.cloud/it. Nella parte più bassa dell’Homepage, sotto i banner dei gruppi più cliccati, ci sono i tasti d’accesso a tutti i gruppi BetterTogether.

Le polizze per persone con HIV lsi trovano nei seguenti macro gruppi: 
 
- Vita 

https://www.bettertogether.cloud/IT/gruppo?gc=IT-01&sgc=1.20  
 
- Salute e infortuni 

https://www.bettertogether.cloud/IT/gruppo?gc=IT-02&sgc=17.1.2U.13.18.IU

- Viaggi 

https://www.bettertogether.cloud/IT/gruppo?gc=IT-05&sgc=7.1.2V.13.16.17.18.IU

Una volta individuato il gruppo di interesse, non si deve far altro che iscriversi cliccando sul tasto "Unisciti al gruppo". Dopo la registrazione si riceverà una mail con un link su cui cliccare per confermare e completare l'iscrizione. Da quel momento si farà parte del gruppo, che, lo ricordiamo, non prevede alcun pagamento né alcun obbligo di acquisto, e si verrà informati degli sviluppi successivi, fino alla pubblicazione del testo di polizza non appena sarà disponibile.

 

 

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