A LECCE la farmacia dispensa le terapie una volta al mese

congedoIntervista a Pierpaolo Congedo, infettivologo dell'Ospedale Vito Fazzi di Lecce

 
Pierpaolo Congedo, infettivologo dell'Ospedale Vito Fazzi di Lecce, denuncia come problemi di budget della farmacia abbiano rallentato l'erogazione dei nuovi farmaci da parte del centro medico. Inoltre, a causa della consegna dei medicinali che avviene una sola volta al mese, restano esclusi dalle nuove terapie diversi pazienti che abitano molto lontano dalla città pugliese e non hanno i mezzi per raggiungerla mensilmente.
 
Quante persone state trattando attualmente con le nuove terapie?
Nel nostro reparto di infettivologia abbiamo in cura 75 persone con coinfezione, di cui circa 15 sono state ammesse alle nuove cure, altrettanti si apprestano a essere trattati. Gli altri sono in attesa. In generale chi non ha ricevuto i nuovi farmaci è perché non ha i criteri previsti da Aifa, ma vi sono anche persone che hanno difficoltà logistiche per ritirare i farmaci – che ci vengono consegnati solo una volta al mese dalla farmacia - e per fare i controlli sanitari necessari alla loro somministrazione. 
 
Quando avete iniziato i trattamenti?
Nella tarda primavera dell'anno scorso abbiamo cominciato a poter prescrivere il Sovaldi e all'inizio dell'estate abbiamo avuto anche la disponibilità dei nuovi farmaci. A dicembre però la farmacia dell'ospedale ha bloccato gli ordini per motivi di budget di fine anno, e abbiamo ripreso l’erogazione in gennaio. Questo ritardo nella disponibilità e il periodo di ferma, sono stati i problemi principali per il trattamento, i risultati sono stati tutti positivi, con un 100% di guarigioni. 
 
In che ordine avete trattato i pazienti?
L'Aifa permette di curare con i nuovi farmaci i pazienti con fibrosi (danno del fegato) più alta, ovvero F4 e F3 e coloro che hanno una patologia meno avanzata (F2) ma crioglobulinemie (patologie correlate) gravi. Noi abbiamo iniziato a curare tutti questi pazienti man mano che si sono presentati. 

 

Vi sono persone che sono venute a farsi curare con farmaci generici indiani?
Ancora non ci è capitato questo concretamente. Io non potrei prescriverli, ma gli spiegherei come prenderli. Anche perché si tratta di farmaci con pochi effetti collaterali e piuttosto facili da somministrare. 

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