Tra luci e ombre la ministra Lorenzin pubblica la relazione al parlamento sull'HIV in italia nel 2014

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BEATRICE-LORENZIN.jpgE' appena stata pubblicata la relazione del Ministero della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione delle strategie attivate per fronteggiare l‟infezione da HIV nell‟anno 2014.

Ben venga la pubblicazione voluta dalla ministra della salute Beatrice Lorenzin, atto dovuto e per diversi anni disatteso, anche se molti sono gli aspetti che a nostro avviso necessitano di una maggiore attenzione e trasparenza.

Le 104 pagine della relazione che si aprono con la situazione epidemiologica a fine 2014 analizzata dal COA dell’ISS seguita dalle azioni intraprese durante lo stesso anno che hanno fatto capo al ministero della salute.

E' noto che abbiamo grosse perplessità sui dati, e ad oggi non ci risulta che l’ISS abbia attivato l’advisory board come richiesto, ma colpisce che siano stati pubblicati i dati del 2014 in premessa mentre quelli del 2013 appaiono nel capitolo 2.1 Sorveglianza delle nove diagnosi da HIV.

 

Forse la parte più interessante è contenuta nel capitolo  1.8 che affronta le questioni economiche legate all’HIV dal 1993 e legate alle legge 135 del 1990. Da quanto si legge nel corso degli anni sono stati impegnati quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro ma la cosa importante è che sembra che ci sia un accantonamento di circa 1 milione e 800 mila euro. A cosa serve questo accantonamento?. Noi pensiamo siano soldi che dovrebbero essere destinati ad azioni concrete di contrasto all’HIV che vuole dire prevenzione e non essere usate per ripianare i conti delle regioni, come purtroppo è avvenuto a cavallo tra il 2012 e il 2013 con la questione degli obiettivi di piano.

 

Un'importante lacuna è poi che delle diverse iniziative intraprese dal ministero e contenute nella relazione sono solo 2 quelle corredate dagli aspetti economici, mentre in quasi tutte mancano gli elementi valutativi che dovrebbero consentire a un politico o a un policy maker di prendere decisioni sulla base di evidenze scientifiche.

 

Insomma, la relazione è un collage di dati che lascia molti spazi bianchi e che devono essere colmati.

 

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http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2482_allegato.pdf