Giornata nazionale per la salute della donna. Le proposte LILA per la prevenzione, la salute e i diritti delle donne con HIV

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donna femidom 2La giornata nazionale per la salute della donna del 22 aprile, indetta dal ministero della Salute, è un’occasione da non perdere per ribadire l’urgenza e la necessità di politiche molto più incisive, da parte delle istituzioni, per la prevenzione dell’HIV/AIDS nella popolazione femminile  e per il diritto alla salute delle donne che vivono con l’HIV.  In particolare è necessario che i servizi territoriali che si occupano della salute delle donne (consultori, servizi per la maternità ecc) siano messi in condizione di fornire informazioni e continuità d’assistenza, anche su tutti gli aspetti riguardanti la prevenzione e il trattamento dell’HIV/AIDS;  Allo stesso modo, è necessario che i servizi per l’HIV/AIDS elaborino specifici percorsi per  il coinvolgimento delle donne che vivono con l’HIV e per garantire risposte adeguate alle loro esigenze di salute, in tutte le fasi della vita.

Lo sviluppo di interventi  centrati sulle donne con HIV è fondamentale per garantirne il  diritto alla salute e per vivere con consapevolezza sessualità e maternità, come sostengono anche le nuove linee guida elaborate dall’OMS per la salute sessuale e riproduttiva e per i diritti delle donne con HIV.. Come in molti altri paesi,  anche in Italia troppe donne continuano a vivere in condizioni subalterna la propria sessualità, così come le scelte che riguardano la maternità o l’aborto.  L’HIV/AIDS rende questi aspetti ancora più problematici.  “L’Hiv non solo è favorito dalla disparità tra i sessi  –afferma l’OMS- ma contribuisce ad aggravarla rendendo le donne più vulnerabili all’impatto dell’infezione sulle loro vite”.

 

 E’ invece necessario affermare con forza che L’HIV e le altre malattie sessualmente trasmissibili,  alle quali le donne sono più vulnerabili,  si possono e si debbono prevenire. Altrettanto necessario è far sapere che che le donne con HIV, o le partner di uomini con HIV,  possono avere a disposizione una serie di opportunità , dalla ART , alla PrEP, alla TasP,  che consentono,  grazie all’azzeramento della carica virale,  una vita sessuale e affettiva piena,  di fare figli in modo naturale, di progettare il proprio futuro, di invecchiare in salute e con una buona qualità della vita.  Prevenzione, informazione, ottimale aderenza alle terapie, continuità di cura ne sono le premesse fondamentali.  

Eppure i nostri centralini, le nostre chat,  le nostre antenne “social” ci dicono che queste opportunità sono ancora precluse a troppe donne e, spesso, addirittura, sconosciute:  disinformazione, stigma sociale,  scarsa presenza dei servizi sul territorio o una loro organizzazione poco centrata sulle esigenze delle donne, costituiscono le principali barriere per un’efficace accesso a queste opportunità.   Per le donne vittime di violenze domestiche o socialmente più vulnerabili, per le migranti, per le vittime di tratta o per le minorenni, queste barriere divengono ostacoli insormontabili.

Per questo la Lila chiede:   

In particolare è importante aumentare la conoscenza delle donne e l’intervento dei servizi su alcuni aspetti specifici:

Per saperne di più: https://www.lila.it/it/infoaids/22-info-generali 

                                   https://www.lila.it/it/infoaids/18-femidom

                                  https://www.lila.it/it/infoaids/329-donne-e-hiv

                                  https://www.lila.it/it/diritti