Appello delle associazioni contro il decreto Minniti sulla sicurezza nelle città: violati i diritti degli ultimi

foto minniti“Un decreto pericoloso, inefficace, contrario a qualsiasi principio di solidarietà sociale, lesivo dei diritti dei cittadini più deboli, che criminalizza gli ultimi invece di sostenerli. Il Parlamento lo respinga”: è quanto sostiene e chiede l’appello, promosso da una gruppo di organizzazioni e di cittadini, contro il cosiddetto decreto Minniti dello scorso febbraio, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città. Tra i Promotori anche la LILA che rilancia a tutti e a tutte l’invito a sottoscriverlo e a diffonderlo 

Il decreto 14, del 10 febbraio 2017, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città, è da respingere, sostiene l’appello, sia per il metodo con cui è stato varato, ossia con un immotivato provvedimento d’urgenza e senza consultare la società civile, sia per i contenuti proposti.  Le disposizioni attribuiscono ai sindaci nuovi poteri di repressione e controllo “oltre i limiti di garanzia costituzionale” per contenere, anche fisicamente, la presenza  nei luoghi pubblici (parchi, stazioni, piazze) delle persone più in difficoltà. Tra queste vengono citati esplicitamente quanti e quante abbiano problemi di abuso di alcol o sostanze stupefacenti. Preoccupante anche la previsione di pene più severe, in caso di violazione dei vari divieti di frequentazione di luoghi pubblici, per chi abbia subito condanne fino all’appello: una lesione del fondamentale principio della presunzione d’innocenza. Punite esplicitamente in tal senso anche le persone condannate in secondo grado  per reati connessi in base alla 309/90, la famigerata legge antidroga , dichiarata in parte incostituzionale dalla Consulta. Contestata infine la distribuzione delle risorse previste, tutta sbilanciata in favore della sicurezza mentre i servizi socio-sanitari versano da anni in uno stato di cronica mancanza di organici e di fondi. L’appello chiede per questo al Parlamento di impedire la conversione in legge del decreto e una riforma del testo unico sulle droghe.

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/02/20/17G00030/sg

 

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