“Valentino T.” e gli altri: i casi limite non rappresentano il mondo dell'Hiv

LILALa giornata del 1° dicembre è stata dominata dalla storia di un uomo con Hiv accusato di aver trasmesso consapevolmente il virus a diverse donne. Ma concentrare l'attenzione su storie estreme non aiuta a prevenire la diffusione dell'infezione. Perché la prevenzione richiede la responsabilità di ciascuno.

Nel corso dell'anno di Hiv si parla poco. Il 1° dicembre è l'occasione per ricordare che questo virus riguarda chiunque abbia una vita sessuale attiva e che è necessario prendere precauzioni per evitare la sua trasmissione. Quest'anno la giornata mondiale contro l'Aids è stata dominata, sui media italiani, dalla storia di "Valentino T." trentenne romano con Hiv arrestato con l'accusa di aver trasmesso consapevolmente il virus a diverse donne. L'anno scorso si è molto parlato di siti di incontri in cui persone negative cercavano partner Hiv positivi con i quali contrarre volontariamente il virus. Si tratta di storie limite che sono molto lontane dal nostro mondo e che, se da un lato alimentano l'immaginario collettivo che associa l'Hiv alla colpa e alla trasgressione, dall'altro non aiutano a contrastare la diffusione dell'infezione.

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