Dall’UNESCO una nuova guida per il diritto all’educazione sessuale dei più giovani

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Guida Unesco educazione sexL’educazione sessuale dei più giovani è presupposto imprescindibile per la realizzazione di un pieno rispetto dei diritti umani, per l’uguaglianza di genere, per promuovere la salute, il benessere, la realizzazione di sé, per raggiungere entro il 2030 gli obiettivi Onu per uno sviluppo sostenibile. Lo sostiene l’UNESCO nella presentazione di un nuova guida, completa e aggiornata, basata sulle evidenze scientifiche, dedicata all’educazione sessuale o CSE (comprehensive sexuality education).

Realizzata in collaborazione con UNAIDS, UNPFA, UNICEF; UN Women, WHO, la International Technical Guidance on Sexuality Education, appena pubblicata, è volta a sostenere i paesi membri ( e a spronarli) affinché forniscano a bambini/e e ragazzi/e le conoscenze, le capacità e le risorse necessarie a sviluppare relazioni umane positive. “La guida promuove una  conoscenza della sessualità incentrata su modelli positivi, assertivi, nel  miglior interesse delle persone giovani e delinea le componenti essenziali  per l’elaborazione e la realizzazione di efficaci programmi di educazione sessuale –scrive Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell'UNESCO-  per questo il documento consentirà alle autorità nazionali di progettare piani di studio completi che avranno un impatto positivo sulla salute e il benessere delle giovani generazioni".

La prima edizione della guida UNESCO risale al 2009. Nel frattempo l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile ha sancito l’esistenza di un legame inscindibile tra qualità dell’educazione, salute e benessere, uguaglianza di genere e diritti umani.Sempre più giovani –spiega l'UNESCO- si sono uniti  in questi anni per rivendicare il loro diritto ad una sessualità consapevole e incalzano i loro leader a rispettare gli impegni presi verso le generazioni attuali e future rimuovendo divieti e barriere e stanziando budget adeguati ".  Si legge ancora nella prefazione alla guida:  “troppi giovani compiono ancora il passaggio dall'infanzia all'età adulta ricevendo informazioni imprecise, incomplete o basate su giudizi ideologici che influenzano il loro sviluppo fisico, sociale ed emotivo. Questa inadeguata preparazione non solo alimenta la vulnerabilità dei bambini e dei giovani allo sfruttamento e ad altri esiti dannosi, ma rappresenta anche il fallimento di una società e dei suoi responsabili rispetto agli obblighi nei confronti di un'intera generazione. E’ ora che i governi e supportino i giovani nello sviluppo delle conoscenze,  abilità, i valori etici e attitudini di cui hanno bisogno per fare scelte consapevoli, salutari e rispettose su relazioni, sesso e riproduzione” .

Frutto di una ricognizione dei vari modelli di educazione sessuale adottati nel mondo e dell’elaborazione delle migliori pratiche sviluppate in merito, la guida dimostra gli effetti positivi che l'educazione sessuale può avere sulle persone  giovani permettendo loro di adottare comportamenti più responsabili rispetto alla propria salute sessuale e riproduttiva. Viene inoltre smentito, sulla base delle evidenze, che l’educazione sessuale nei contesti scolastici ed extrascolastici, possa incrementare l’attività sessuale, i comportamenti a rischio o le percentuali di infezioni da IST o HIV. Al contrario –dimostra ancora la Guida- i programmi basati sulla sola astinenza sessuale hanno fallito nel loro intento di prevenire un precoce esordio sessuale, nel ridurre l’attività sessuale o il numero dei partner.

UNESCO individua per questo un bisogno urgente di CSE di alta qualità rilevando come, a causa delle forti resistenze culturali e ideologiche, questa risorsa non sia ancora disponibile in tanti, troppi, paesi del mondo, fattore questo che lascia privi di guida la stragrande maggioranza dei giovani in una delle fasi più delicate della vita.  “Ad accrescere la solitudine e  il disorientamento di ragazzi e ragazze–sottolinea lancora l'agenzia ONU- sono spesso, le pressioni del cyberbullismo, fenomeno in crescita ma anche la grande quantità di materiale reperibile in rete di qualità variabile e, spesso, dubbia.  Un’educazione sessuale di qualità, al contrario, può aiutare i giovani ad affrontare aspetti della pubertà particolarmente difficili: accesso alla contraccezione, gravidanze precoci e/o indesiderate, violenza di genere, IST, HIV/AIDS.

Concepita per aiutare gli operatori dell'istruzione, della salute e altre autorità competenti a sviluppare e attuare programmi e materiali di educazione sessuale, la pubblicazione riconosce la necessità di adattarne l’insegnamento ai diversi,specifici , contesti . Nel contempo si riafferma anche la relazione centrale tra educazione sessuale e diritti umani, in particolare l'uguaglianza di genere, in tutti i contesti.

Nel testo vengono chiarite definizioni e contenuti di un'educazione sessuale completa, delineando concetti chiave, argomenti e obiettivi di apprendimento che dovrebbero guidare lo sviluppo di programmi di studio, adattati a livello locale, per le persone di età compresa tra i cinque e i diciotto anni. Questi  i punti chiave:

La guida tecnica comprende anche raccomandazioni per tutte le fasi dello sviluppo del programma CSE, dalla pianificazione e consegna, al monitoraggio, alla valutazione, al potenziamento degli interventi.  Il documento –negli auspici delle agenzie ONU- dovrà investire sin da subito l’azione dei competenti ministri degli Stati membri, dei loro staff professionali, dei dirigenti scolastici e degli insegnanti affinché vengano sviluppati adeguati curricula da inserire nei contesti formativi, scolastici e non. Le organizzazioni non governative, le associazioni, i movimenti giovanili e/o femministi potranno invece usare questo documento come strumento di advocacy.

http://www.unaids.org/en/resources/presscentre/featurestories/2018/january/20180110_sexuality-education

http://www.eatg.org/news/un-publication-urges-comprehensive-approach-to-sexuality-education/